Museo

Palazzo dei Diamanti

Consigliato da 63 persone del luogo,

Consigli della gente del posto

Mariangela
June 3, 2022
Tra i palazzi simbolo di Ferrara c’è il palazzo dei Diamanti, leggermente fuori dal cuore del centro storico cittadino, nell’addizione erculea ovvero nel quartiere creato tra il XV e il XVI secolo su iniziativa di Ercole I d’Este. Il palazzo dei Diamanti deve il suo nome alla particolare copertura delle facciate, in cui una successione di piccole piramidi scandisce il profilo dell’edificio. A dare successo a questo edificio è proprio il bugnato delle pareti esterne che richiama la forma della punta di diamanti. A comporlo sono circa 8500 pezzi di marmo bianco venato di rosa. Osservandoli attentamente si può notare che non tutti puntano nella stessa direzione, ma ci sono delle microscopiche inclinazioni che catturano la luce in maniera differente e la ridistribuiscono sulle facciate del palazzo. Il suo stile tipicamente rinascimentale è ripreso anche nel cortile interno in cui il chiostro alterna uno spazio verde a un lato di portici con colonne in marmo. Al centro del chiostro è presente un piccolo pozzo, sempre in marmo, che caratterizza numerosi cortili dei palazzi ferraresi. Venne progettato da Biagio Rossetti nel 1492 su richiesta di Sigismondo d’Este, fratello del duca Ercole I d’Este. I lavori cominciarono a stretto giro e si svolsero tra il 1493 e il 1503. Anche il palazzo dei Diamanti venne inizialmente utilizzato come residenza di alcuni componenti della famiglia d’Este, periodo durante il quale vennero create la maggior parte delle decorazioni interne come il soffitto a cassettoni e i fregi della sala matrimoniale e della stanza del parto. Alla fine del cinquecento vennero creati anche i dipinti che caratterizzarono la sala del poggiolo e che ora si trovano nella galleria estense di Modena. Nel 1641 il palazzo dei diamanti venne venduto da Francesco I d’Este al marchese Guido I Villa che ne fece la residenza della sua famiglia, tanto che nella pinacoteca sono ancora presenti alcuni quadri di ritratti di questa famiglia. Solo nel 1832 la proprietà dell’edificio passò al comune di Ferrara, che lo acquistò per allestire al suo interno la pinacoteca e l’ateneo civico, dando inizio agli allestimenti museali che continuano ancora oggi con mostre temporanee affiancate alla pinacoteca.
Tra i palazzi simbolo di Ferrara c’è il palazzo dei Diamanti, leggermente fuori dal cuore del centro storico cittadino, nell’addizione erculea ovvero nel quartiere creato tra il XV e il XVI secolo su iniziativa di Ercole I d’Este. Il palazzo dei Diamanti deve il suo nome alla particolare copertura d…
Roberto
February 3, 2022
Il palazzo fu progettato da Biagio Rossetti per conto di Sigismondo I d'Este, fratello del duca Ercole I d'Este, nel 1492. La costruzione vera e propria avvenne tra il 1493 e il 1503 e poi si ebbero modifiche fra il 1567 e il 1570 opera di Galasso Alghisi, talvolta indicato come Galeazzo Alghisi o Galeazzo da Carpi. Nel 1641 il palazzo fu ceduto, da Francesco I d'Este, nipote e successore di Cesare d'Este al marchese Guido I Villa. I nuovi proprietari modificarono il portale d'ingresso facendo eseguire le modanature e le due candelabre laterali[5]. Diversi ritratti dei componenti la famiglia Villa sono visibili nella sala d'ingresso della pinacoteca. Nel 1842 il palazzo fu acquistato dal Comune di Ferrara al fine di ospitarvi la pinacoteca e l'Ateneo Civico. Questa foto è stata scattata durante la notte Rosa.
Il palazzo fu progettato da Biagio Rossetti per conto di Sigismondo I d'Este, fratello del duca Ercole I d'Este, nel 1492. La costruzione vera e propria avvenne tra il 1493 e il 1503 e poi si ebbero modifiche fra il 1567 e il 1570 opera di Galasso Alghisi, talvolta indicato come Galeazzo Alghisi o G…
Maria Chiara
December 16, 2019
Non è difficile comprendere perché il Palazzo dei Diamanti di Ferrara si chiami così: 8500 blocchi di marmo bianco striati di rosa formano la sua struttura esterna. Una composizione magnifica, progettata nel 1493 da Biagio Rossetti per creare insolite prospettive ed effetti di luce. Il Palazzo fu l’opera centrale della cosiddetta “Addizione Erculea”, cioè l’allargamento della città voluto da Ercole d’Este. All’interno il Palazzo presenta un bel cortile rinascimentale con chiostro e pozzo. Il palazzo ospita importanti mostre temporanee organizzate dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, mentre al primo piano l’edificio ospita la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, che conserva una collezione di opere di eccezionale valore. Sono presenti opere di Cosmè Tura (Martirio e Giudizio di San Maurelio), Andrea Mantegna (Cristo con l’Animula della Vergine), Ercole de Roberti e Dosso Dossi. Il Palazzo ospita spesso grandi mostre di richiamo
Non è difficile comprendere perché il Palazzo dei Diamanti di Ferrara si chiami così: 8500 blocchi di marmo bianco striati di rosa formano la sua struttura esterna. Una composizione magnifica, progettata nel 1493 da Biagio Rossetti per creare insolite prospettive ed effetti di luce. Il Palazzo fu l’…
Welcome To Emilia Romagna & Marche!
March 19, 2019
Non potrete non notare il Palazzo più bello della città: Palazzo dei Diamanti un capolavoro rinascimentale che deve il suo nome ai blocchi di marmo bianco e rosa sulla facciata, pare siano più di 8500. Il Palazzo è sede della Pinacoteca Nazionale di Ferrara ed ospita numerose mostre ed eventi.
Simona
August 23, 2019
Al Palazzo dei Diamanti si svolgono sempre prestigiose mostre ed esibizioni. È costituito da 8500 blocchi di marmo bianchi striati di rosa. La leggenda narra che in uno di essi il Duca Ercole I abbia nascosto uno dei diamanti della sua corona ma nessuno sa in quale...

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Posizione
21 Corso Ercole I d'Este
Ferrara, Emilia-Romagna