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A proposito della Sardegna
Acque smeraldo, natura selvaggia, storia e tradizione: la Sardegna è una delle isole principali del Mediterraneo e non solo per la sua estensione geografica. I suoi 2.000 chilometri circa di costa tra calette e grandi spiagge bianche la rendono un paradiso per chi ama il mare, ma è forse l’entroterra il luogo da visitare se si è alla ricerca delle radici più profonde di quest’isola. Preparati a un viaggio nel viaggio, perché qui i panorami possono cambiare repentinamente: montagne aspre, altipiani granitici, fitte foreste, borghi nuragici e ancora mare. Se invece sei alla ricerca di puro divertimento, la Sardegna è anche nota per le sue discoteche e club esclusivi dove trascorrere frizzanti serate, soprattutto d’estate. Ma più di ogni altra cosa, la Sardegna è la casa di un popolo dalla proverbiale ospitalità, pronto ad aprire la porta (e il cuore) a chi vuole scoprirla e trascorrere qui vacanze indimenticabili.
Sardegna: qual è il periodo migliore per soggiornare in una casa vacanze?
Dire che la Sardegna dà il meglio di sé in estate è scontato, e forse neanche così vero! Grazie al suo clima e alla posizione centrale nel mar Tirreno, la bella stagione sull’isola dura infatti ben più dei tre mesi estivi, e consente di godersi la vita all’aperto dall’inizio della primavera fino all’autunno inoltrato. A maggio e ottobre serve sicuramente più coraggio per fare il bagno, ma si viene ripagati da spiagge e scorci meno affollati. Inoltre, può essere particolarmente conveniente l’affitto di un appartamento. Particolarmente suggestiva è la visita nel periodo natalizio, in cui lo spirito della tradizione rivive in feste di paese e mercatini, mentre la nebbia rende il panorama dell’interno magico e incantato. Quando la visiterai, ricordati di portare un giubbotto in valigia: qui il vento soffia forte in qualsiasi periodo dell’anno.
Sardegna: quali sono le attività più popolari?
Mangiare il filindeu a Lula
Non sono più di una decina le massaie che ancora tramandano la ricetta antichissima del filindeu, ovvero una minestra di pasta preparata in sottilissimi fili che, un tempo, veniva offerta ai pellegrini che visitavano il santuario campestre di San Francesco a Lula, nel Nuorese. Una tradizione affascinante e gustosa, che mette insieme i prodotti del territorio e l’abilità delle donne. Purtroppo rischia di scomparire per sempre, quindi approfittane finché sei in tempo.
Ascoltare il “canto a tenore” dal vivo
È difficile descrivere a parole questo canto ancestrale e ricco di fascino, così unico che è stato inserito dall’Unesco nell’elenco dei Patrimoni orali e immateriali dell’umanità. Le quattro voci che lo compongono richiamano l’ambiente pastorale, simboleggiando il pastore, il bue, la pecora e l’agnello. Con un pizzico di fortuna, ti imbatterai in un’esibizione dal vivo durante una delle numerose feste popolari del centro e del nord dell’isola.
Visitare la valle dei nuraghi
In questa ampia vallata del Logudoro si concentra uno straordinario numero di nuraghi e tombe dei giganti, straordinarie testimonianze della civiltà che si è sviluppata in Sardegna probabilmente nel secondo o, addirittura, terzo secolo prima di Cristo. Il mistero che ancora ricopre queste antiche costruzioni, sulle quali la ricerca degli storici è ben lontana dall’essere conclusa, ne aumenta il fascino. Un luogo da visitare in silenzio, lasciando correre la fantasia.