La guida di Giovanna

Luca
La guida di Giovanna

Visite turistiche

In epoca medievale il territorio intorno a Maiori fu una delle aree più influenzate dalla presenza religiosa. Proprio in questo ambiente, infatti, si concentrarono nel tempo monaci di varia provenienza e di credi tra loro diversi, come nell’esempio di Santa Maria de Olearia. L’abbazia non si nota subito, dal momento che si è ben integrata nell’area, occupata da un piccolo centro costruito all’interno della roccia e pian piano allargato fino ad assumere le forme di un monastero molto caratteristico per la sua forma oltre che per la sua collocazione. La cappella collocata più in basso prende il nome di cripta (o cappella delle catacombe). E’ proprio in questa zona che sorgono gli affreschi meglio conservati, come ad esempio quello del “La vergine coi santi”. Proprio accanto a questo affresco sorge un santo in tunica bianca e con la barba. Non sono invece più visibili delle immagini ora rimosse che probabilmente raffiguravano Gesù, San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista. Nella parte centrale della cripta troviamo invece un Cristo con mantello d’oro e due arcangeli bizantini ai lati. Il secondo ampio livello ospita la cappella principale, caratterizzata da un ambiente a volta e una croce ben in evidenza. La volta centrale un tempo proteggeva ed incorniciava Cristo, attorno ad esso venivano raffigurate le immagini dell’Annunciazione, della Visitazione, la Natività dell’Adorazione dei Magi e altre immagini raffiguranti scene quotidiane della vita di Gesù Cristo, fino al momento della sua Crocifissione. Sopra alla cappella principale sorge la Cappella di San Nicola. Affaccia sul cortile principale e sul suo prospetto emerge un medaglione che raffigura da un lato “La Mano di Dio” e dall’altro due Angeli Osannati. La “Vergine Maria col Bambino” si trova invece nell’abside della Cappella, attorniata da San Paolino e San Nicola. I due santi, riconoscibili per l’iscrizione posta ai loro piedi, sono rappresentati in ambiti vescovili e mentre leggono un libro. Presenti nella stessa area anche le effigi di San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista e varie scene della vita di San Nicola. E’ quindi possibile ammirare San Nicola che salva degli uomini dall’esecuzione apparendo all’Imperatore Costantino e al Generale Abalabio. Non siete esperti di arte? Santa Maria de Olearia merita comunque di essere visitato: oltre che per le opere che ospita, la sua collocazione suggestiva e panoramica ne fa un posto meraviglioso, capace di trasmettere emozioni e splendore anche a chi non dà valore alla storia o agli aspetti religiosi ma si limita all’essenza delle cose e ai sentimenti che le cose stesse trasmettono direttamente, senza troppe riflessioni sulla storia e senza troppi collegamenti con il passato o con i suoi personaggi.
7 persone del luogo consigliano
Santa Maria de Olearia
43 Strada Statale Amalfitana
7 persone del luogo consigliano
In epoca medievale il territorio intorno a Maiori fu una delle aree più influenzate dalla presenza religiosa. Proprio in questo ambiente, infatti, si concentrarono nel tempo monaci di varia provenienza e di credi tra loro diversi, come nell’esempio di Santa Maria de Olearia. L’abbazia non si nota subito, dal momento che si è ben integrata nell’area, occupata da un piccolo centro costruito all’interno della roccia e pian piano allargato fino ad assumere le forme di un monastero molto caratteristico per la sua forma oltre che per la sua collocazione. La cappella collocata più in basso prende il nome di cripta (o cappella delle catacombe). E’ proprio in questa zona che sorgono gli affreschi meglio conservati, come ad esempio quello del “La vergine coi santi”. Proprio accanto a questo affresco sorge un santo in tunica bianca e con la barba. Non sono invece più visibili delle immagini ora rimosse che probabilmente raffiguravano Gesù, San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista. Nella parte centrale della cripta troviamo invece un Cristo con mantello d’oro e due arcangeli bizantini ai lati. Il secondo ampio livello ospita la cappella principale, caratterizzata da un ambiente a volta e una croce ben in evidenza. La volta centrale un tempo proteggeva ed incorniciava Cristo, attorno ad esso venivano raffigurate le immagini dell’Annunciazione, della Visitazione, la Natività dell’Adorazione dei Magi e altre immagini raffiguranti scene quotidiane della vita di Gesù Cristo, fino al momento della sua Crocifissione. Sopra alla cappella principale sorge la Cappella di San Nicola. Affaccia sul cortile principale e sul suo prospetto emerge un medaglione che raffigura da un lato “La Mano di Dio” e dall’altro due Angeli Osannati. La “Vergine Maria col Bambino” si trova invece nell’abside della Cappella, attorniata da San Paolino e San Nicola. I due santi, riconoscibili per l’iscrizione posta ai loro piedi, sono rappresentati in ambiti vescovili e mentre leggono un libro. Presenti nella stessa area anche le effigi di San Giovanni Evangelista e San Giovanni Battista e varie scene della vita di San Nicola. E’ quindi possibile ammirare San Nicola che salva degli uomini dall’esecuzione apparendo all’Imperatore Costantino e al Generale Abalabio. Non siete esperti di arte? Santa Maria de Olearia merita comunque di essere visitato: oltre che per le opere che ospita, la sua collocazione suggestiva e panoramica ne fa un posto meraviglioso, capace di trasmettere emozioni e splendore anche a chi non dà valore alla storia o agli aspetti religiosi ma si limita all’essenza delle cose e ai sentimenti che le cose stesse trasmettono direttamente, senza troppe riflessioni sulla storia e senza troppi collegamenti con il passato o con i suoi personaggi.
La Collegiata di Maiori, risalente al XIII secolo, fu edificata sul monte Torina nel punto in cui sorgeva la Rocca di S. Angelo distrutta dai Pisani nel 1137, ampliando una preesistente Chiesa già dedicata a S. Michele Arcangelo scampata miracolosamente alla distruzione, e il cui transetto venne adattato a Basilica per accogliere la statua lignea della Vergine dopo il ritrovamento a mare in una balla di cotone.
6 persone del luogo consigliano
Collegiate Church S. Maria A Mare
Piazzale Mons. Milo Nicola Prevosto
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La Collegiata di Maiori, risalente al XIII secolo, fu edificata sul monte Torina nel punto in cui sorgeva la Rocca di S. Angelo distrutta dai Pisani nel 1137, ampliando una preesistente Chiesa già dedicata a S. Michele Arcangelo scampata miracolosamente alla distruzione, e il cui transetto venne adattato a Basilica per accogliere la statua lignea della Vergine dopo il ritrovamento a mare in una balla di cotone.
A Maiori si trova la spiaggia più lunga della Costiera Amalfitana, quasi un chilometro di spiaggia sabbiosa con una quindicina di stabilimenti balneari e un lungomare pianeggiante completamente diverso dal solito panorama della Costiera. La spiaggia sabbiosa costeggiata dal lungomare e la presenza di numerosi alberghi e ristoranti vicini alla spiaggia, fanno di Maiori la meta prediletta delle famiglie con i bambini che scelgono la Costiera Amalfitana come meta per le loro vacanze.
9 persone del luogo consigliano
Spiaggia di Maiori
Strada Statale Amalfitana
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A Maiori si trova la spiaggia più lunga della Costiera Amalfitana, quasi un chilometro di spiaggia sabbiosa con una quindicina di stabilimenti balneari e un lungomare pianeggiante completamente diverso dal solito panorama della Costiera. La spiaggia sabbiosa costeggiata dal lungomare e la presenza di numerosi alberghi e ristoranti vicini alla spiaggia, fanno di Maiori la meta prediletta delle famiglie con i bambini che scelgono la Costiera Amalfitana come meta per le loro vacanze.

Le Guide ai Quartieri

Corso Reginna è la via principale di Maiori, il maggiore punto di incontro e di passeggio dei cittadini su cui, oltre ai numerosi negozi, affacciano alcuni palazzi storici e il Palazzo del Comune. Partendo dal lato che dà sul lungomare e passeggiando lungo Corso Reginna, attraversato dall’omonimo torrente, incontriamo sulla sinistra a circa metà del viale, la cinquecentesca edicola dedicata a Santa Maria delle Catene, edificata quando i maioresi riuscirono a salvarsi dal corsaro Barbarossa. Poco più avanti, si arriva in Piazza D’Amato su cui, sempre sulla sinistra, è stata eretta la piccola Chiesa di San Rocco, attualmente sconsacrata e utilizzata dal comitato che organizza le feste patronali; infine sullo stesso lato si arriva al Palazzo Mezzacapo, oggi sede del Comune.
Corso Reginna
Corso Reginna
Corso Reginna è la via principale di Maiori, il maggiore punto di incontro e di passeggio dei cittadini su cui, oltre ai numerosi negozi, affacciano alcuni palazzi storici e il Palazzo del Comune. Partendo dal lato che dà sul lungomare e passeggiando lungo Corso Reginna, attraversato dall’omonimo torrente, incontriamo sulla sinistra a circa metà del viale, la cinquecentesca edicola dedicata a Santa Maria delle Catene, edificata quando i maioresi riuscirono a salvarsi dal corsaro Barbarossa. Poco più avanti, si arriva in Piazza D’Amato su cui, sempre sulla sinistra, è stata eretta la piccola Chiesa di San Rocco, attualmente sconsacrata e utilizzata dal comitato che organizza le feste patronali; infine sullo stesso lato si arriva al Palazzo Mezzacapo, oggi sede del Comune.