Guida di Daniela

Daniela
Guida di Daniela

Il mio stabilimento preferito

Situato nella zona di Calamosca, lo stabilimento offre la possibilità di prenotare ombrellone e lettini e di poter anche gustare dell’ottimo cibo nel ristorante. Il costo non è estremamente economico ma ne vale sicuramente la pena
68 persone del luogo consigliano
La Paillote
68 persone del luogo consigliano

Le Guide ai Quartieri

Cagliari è suddivisa in 31 quartieri ma sono 4 quelli comunemente indicati come Quartieri storici (di origine medioevale), luoghi che conservano nelle loro mura e nelle loro strade la storia della città: Castello, Marina, Stampace e Villanova.
Castello (Casteddu de Susu in sardo, trad. in italiano Castello Superiore) è il principale dei quattro quartieri storici della città di Cagliari. Offre numerosi motivi per una visita, i monumenti più noti, quelli che costituiscono una tappa quasi obbligata per chi visita la città, sono: la Cattedrale, le Torri Pisane e il Bastione di Saint Remy. Tuttavia i luoghi forse più suggestivi di Castello si trovano percorrendo la strette vie, le scalette, le piazzette che si aprono, come terrazze, su bellissimi panorami e affacciandosi negli scuri androni dei palazzi, un tempo sontuose residenze nobiliari e oggi spesso decadenti e bisognosi di restauri, visitando le altre chiese che, a differenza della Cattedrale, dall'esterno neppure si notano, ma custodiscono al loro interno interessanti opere d'arte. Consiglio un aperitivo presso la terrazza del locale: Libarium Nostrum dove è anche possibile cenare. Altrimenti se si desidera gustare una cena tipica sarda si può prenotare poco più avanti al ristorante Pani e Casu.
43 persone del luogo consigliano
Quartiere Castello
43 persone del luogo consigliano
Castello (Casteddu de Susu in sardo, trad. in italiano Castello Superiore) è il principale dei quattro quartieri storici della città di Cagliari. Offre numerosi motivi per una visita, i monumenti più noti, quelli che costituiscono una tappa quasi obbligata per chi visita la città, sono: la Cattedrale, le Torri Pisane e il Bastione di Saint Remy. Tuttavia i luoghi forse più suggestivi di Castello si trovano percorrendo la strette vie, le scalette, le piazzette che si aprono, come terrazze, su bellissimi panorami e affacciandosi negli scuri androni dei palazzi, un tempo sontuose residenze nobiliari e oggi spesso decadenti e bisognosi di restauri, visitando le altre chiese che, a differenza della Cattedrale, dall'esterno neppure si notano, ma custodiscono al loro interno interessanti opere d'arte. Consiglio un aperitivo presso la terrazza del locale: Libarium Nostrum dove è anche possibile cenare. Altrimenti se si desidera gustare una cena tipica sarda si può prenotare poco più avanti al ristorante Pani e Casu.
Villanova (Biddanoa in sardo) è uno dei quattro quartieri storici di Cagliari, fondato nel XIII secolo ai piedi del versante est del colle su cui sorge Castello. I primi abitanti del quartiere furono i contadini del vicino campidano che intrattenevano relazioni commerciali con la città. Villanova nacque quando questi contadini decisero di stabilirsi più vicini a Cagliari, in modo da averne agevolazione nella loro attività. Fino ai primi decenni del XX secolo, l'origine agricola del quartiere era rivelata anche dai numerosi orti e dalle vigne che lo circondavano. Tra 1616 ed il 1680 vi risiedette Giovanni Angelo Puxeddu, il più grande pittore e scultore sardo del XVII Secolo. Il quartiere oggi si presenta con la sua parte vecchia, situata tra la via Garibaldi e il terrapieno di viale Regina Elena, caratterizzata da semplici abitazioni, che si sviluppano su uno o due piani, diverse chiese e numerose botteghe, e la parte più recente, attraversata dalla centrale e trafficata via Sonnino, con i palazzi, sorti a partire dagli anni '30 del '900, che hanno gradualmente occupato le campagne, in cui sorgevano isolati alcuni importanti monumenti, come la basilica di San Saturnino e la circostante necropoli, oggi circondati dal viavai caotico della città moderna.
42 persone del luogo consigliano
Villanova
32 Via Vincenzo Sulis
42 persone del luogo consigliano
Villanova (Biddanoa in sardo) è uno dei quattro quartieri storici di Cagliari, fondato nel XIII secolo ai piedi del versante est del colle su cui sorge Castello. I primi abitanti del quartiere furono i contadini del vicino campidano che intrattenevano relazioni commerciali con la città. Villanova nacque quando questi contadini decisero di stabilirsi più vicini a Cagliari, in modo da averne agevolazione nella loro attività. Fino ai primi decenni del XX secolo, l'origine agricola del quartiere era rivelata anche dai numerosi orti e dalle vigne che lo circondavano. Tra 1616 ed il 1680 vi risiedette Giovanni Angelo Puxeddu, il più grande pittore e scultore sardo del XVII Secolo. Il quartiere oggi si presenta con la sua parte vecchia, situata tra la via Garibaldi e il terrapieno di viale Regina Elena, caratterizzata da semplici abitazioni, che si sviluppano su uno o due piani, diverse chiese e numerose botteghe, e la parte più recente, attraversata dalla centrale e trafficata via Sonnino, con i palazzi, sorti a partire dagli anni '30 del '900, che hanno gradualmente occupato le campagne, in cui sorgevano isolati alcuni importanti monumenti, come la basilica di San Saturnino e la circostante necropoli, oggi circondati dal viavai caotico della città moderna.
Il quartiere di Stampace (Stampaxi in sardo campidanese) è situato nel centro storico cittadino, a Ovest del Castello di Cagliari, venne fondato dai Pisani nel XIII secolo e da essi dotato di un modesto sistema di fortificazione (di cui resta la torre dello Sperone). Dalla fondazione Stampace è stato un quartiere abitato prevalentemente da mercanti, artigiani e piccolo borghesi, sino a perdere gradualmente questa caratterizzazione con l'avvicinarsi dell'epoca contemporanea. Stampace confina ad ovest con il "borgo", oggi quartiere, di Sant'Avendrace, in passato una delle zone più periferiche e povere della città. Grande importanza storica e artistica hanno i numerosi siti archeologici ubicati nell'area di Stampace e Sant'Avendrace, testimonianze della Cagliari dei Punici e dei Romani, oltre alle tracce, poche, della capitale giudicale di Santa Igia, nella zona confinante con lo stagno di Santa Gilla.
27 persone del luogo consigliano
Stampace
27 persone del luogo consigliano
Il quartiere di Stampace (Stampaxi in sardo campidanese) è situato nel centro storico cittadino, a Ovest del Castello di Cagliari, venne fondato dai Pisani nel XIII secolo e da essi dotato di un modesto sistema di fortificazione (di cui resta la torre dello Sperone). Dalla fondazione Stampace è stato un quartiere abitato prevalentemente da mercanti, artigiani e piccolo borghesi, sino a perdere gradualmente questa caratterizzazione con l'avvicinarsi dell'epoca contemporanea. Stampace confina ad ovest con il "borgo", oggi quartiere, di Sant'Avendrace, in passato una delle zone più periferiche e povere della città. Grande importanza storica e artistica hanno i numerosi siti archeologici ubicati nell'area di Stampace e Sant'Avendrace, testimonianze della Cagliari dei Punici e dei Romani, oltre alle tracce, poche, della capitale giudicale di Santa Igia, nella zona confinante con lo stagno di Santa Gilla.
I confini del quartiere Marina sono delimitati a nord dalle mura del Castello, a sud dalla via Roma (oltre la quale si trova il porto), a est dal viale Regina Margherita e ad ovest dal largo Carlo Felice. La Marina venne fondata dai pisani nel XIII secolo come zona destinata ad ospitare magazzini e dimore di quanti lavoravano presso il vicino porto di Cagliari. Denominato inizialmente come Lapola o La Pola (termine di significato incerto, il quale forse identificava una banchina o altra parte del porto e poi utilizzato per indicare l'intera area), il quartiere venne cinto da mura e bastioni, riammodernate in seguito dagli spagnoli e demolite a partire dalla seconda metà del XIX secolo per far posto ai tre importanti assi viari sopra citati. Dal XIV secolo, con la dominazione aragonese prima e spagnola in seguito, Marina crebbe come numero di abitanti e assunse sempre di più la connotazione di quartiere vivamente trafficato e animato da commerci, dove per lo più dimoravano mercanti e pescatori, e in cui sorsero numerose comunità rappresentanti delle terre e città con cui vi erano più stretti rapporti commerciali (ad esempio si ricorda una comunità di siciliani, che faceva capo alla chiesa di Santa Rosalia e quella dei genovesi, facente capo alla chiesa dei Santi Giorgio e Caterina). Oggi la Marina si presenta come un quartiere carico di storia, che cerca lentamente di trovare il giusto modo per valorizzare le sue bellezze, spesso messe in pericolo dall'incuria e il degrado, nonché dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e dalla speculazione edilizia del dopoguerra.
95 persone del luogo consigliano
Lapola
10 Vico Barcellona
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I confini del quartiere Marina sono delimitati a nord dalle mura del Castello, a sud dalla via Roma (oltre la quale si trova il porto), a est dal viale Regina Margherita e ad ovest dal largo Carlo Felice. La Marina venne fondata dai pisani nel XIII secolo come zona destinata ad ospitare magazzini e dimore di quanti lavoravano presso il vicino porto di Cagliari. Denominato inizialmente come Lapola o La Pola (termine di significato incerto, il quale forse identificava una banchina o altra parte del porto e poi utilizzato per indicare l'intera area), il quartiere venne cinto da mura e bastioni, riammodernate in seguito dagli spagnoli e demolite a partire dalla seconda metà del XIX secolo per far posto ai tre importanti assi viari sopra citati. Dal XIV secolo, con la dominazione aragonese prima e spagnola in seguito, Marina crebbe come numero di abitanti e assunse sempre di più la connotazione di quartiere vivamente trafficato e animato da commerci, dove per lo più dimoravano mercanti e pescatori, e in cui sorsero numerose comunità rappresentanti delle terre e città con cui vi erano più stretti rapporti commerciali (ad esempio si ricorda una comunità di siciliani, che faceva capo alla chiesa di Santa Rosalia e quella dei genovesi, facente capo alla chiesa dei Santi Giorgio e Caterina). Oggi la Marina si presenta come un quartiere carico di storia, che cerca lentamente di trovare il giusto modo per valorizzare le sue bellezze, spesso messe in pericolo dall'incuria e il degrado, nonché dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e dalla speculazione edilizia del dopoguerra.

Consigli per viaggiatori

Muoversi in zona

I mezzi pubblici sono un ottimo modo per spostarsi in città.

Altrimenti si possono noleggiare delle bici elettriche e non. Esistono diverse modalità, sia tramite il comune : https://www.playcar.net/ che mette a disposizione anche le automobili. Oppure ci si può rivolgere a: https://www.easycletta.it. Per quanto riguarda il noleggio di moto e scooter invece consiglio i seguenti siti: www.garage72.it e www.myscoot.net
Da non perdere

Dove mangiare

A Cagliari si mangia e si beve bene un po’ ovunque. Tuttavia io ho i miei posti del cuore che condivido volentieri con voi :) Le migliori pizzerie: Pbread Grains Sa Matracca Pepe Rosa Lo zodiaco Brunch/pranzi gustosi e veloci: Marta’s Bakery Da Bio I cherchi Bar valentina (solo a pranzo) Break Per la cena: Ristorante Italia Sapores Vita Noa Cavo’ Ristorante Calamosca La Paillotte Su cumbidu Flora Pani e casu Trattoria 1980 Pub/Paninoteche: Bierbaum Mordi Il merlo Old square.
Da non perdere

Le spiagge

La “mia” bellissima isola offre un’ampia scelta sulle spiagge da visitare. Tramite questo sito ve ne consiglio solo 400 :) https://www.sardiniamagazine.com/category/400-spiagge/
Da non perdere

Le spiagge

Su questo sito ne trovate solo 400 :) ve le consiglio e tutte https://www.sardiniamagazine.com/category/400-spiagge/
Da non perdere

Gita in SUP dietro la magica Sella del Diavolo

Dallo stabilimento della Paillote, a Calamosca, accompagnati dal bravissimo istruttore Carlo, potrete vivere un’esperienza unica in SUP!!!Vi consiglio di prenotare per la mattina presto perché le condizioni climatiche e quelle del Mare saranno le migliori :) Curiosate nella sua pagina suptherapy